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30 in sostenibilità. Il Master in Gestione e Controllo dell’Ambiente (GECA) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa festeggia i trent’anni di attività

La storia, gli obiettivi e le sfide future del percorso di alta formazione in sostenibilità ambientale più longevo in Italia. Il convegno organizzato dalla Scuola Sant’Anna è stato l’occasione per valutare l’efficacia delle politiche pubbliche, l’evoluzione nelle strategie aziendali e le più recenti innovazioni nell’ambito del management della sostenibilità
Data pubblicazione: 04.07.2025
30 in sostenibilità_Master Geca_intervento di Marco Frey
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Una giornata di riflessione e di confronto per valutare l’efficacia delle politiche pubbliche, l’evoluzione nelle strategie aziendali e le più recenti innovazioni nell’ambito del management della sostenibilità. Venerdì 4 luglio, presso l’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, si è celebrato un traguardo importante per la formazione avanzata nel campo della sostenibilità: il Master di II livello GECA – Gestione e Controllo dell’Ambiente, diretto dal prof. Marco Frey, compie 30 anni di attività. Per l’occasione si è tenuto il convegno “30 in sostenibilità. Gli esami non finiscono mai”, per ripercorrere la storia del Master e tracciare gli obiettivi presenti e futuri in relazioni alle sfide climatiche e globali che ci attendono nei prossimi anni.

“In questi trenta anni sono cambiate tante cose – dichiara Marco Frey - Da tema relativamente circoscritto, la sostenibilità ambientale è diventata una tematica strategica fondamentale nelle politiche delle istituzioni e delle imprese. Le sfide del futuro sono sostanzialmente tre: la prima è essere capaci di creare le competenze per misurare tutte le variabili che hanno a che fare con la sostenibilità; la seconda sfida è riuscire a coinvolgere le piccole e medie imprese nel processo di transizione energetica; la terza e ultima sfida è la possibilità di mettere in pista processi rigenerativi all’interno dell’economia, soprattutto per quanto riguarda la rigenerazione del capitale naturale”.

Fondato nel 1995, il Master GECA è il percorso formativo post-laurea più longevo in Italia nel campo della sostenibilità ambientale. Il programma ha saputo evolversi nel tempo per rispondere alle sfide emergenti, integrando tematiche cruciali come l’economia circolare, la transizione energetica, la decarbonizzazione, la biodiversità, la misurazione degli impatti socio-ambientali e le relative implicazioni geopolitiche, economiche, sociali e ambientali, in coerenza con i principi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Grazie a un’impostazione interdisciplinare e a un’offerta didattica in costante aggiornamento, il Master GECA ha formato centinaia di manager della sostenibilità, capaci di affiancare imprese, istituzioni ed enti nella definizione di strategie per una gestione circolare ed efficiente delle risorse naturali, con competenze specifiche in materia di rifiuti, energia, acqua e capitale naturale.

Durante il convegno ex allievi, docenti, esperti del settore, rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e aziendale si sono confrontati in un dialogo sul valore della formazione ambientale e sull’impatto generato nella società. Tra i temi affrontati, quelli dell’evoluzione delle politiche ambientali, delle imprese e la transizione ecologica, delle competenze e professioni green, delle tematiche emergenti come Intelligenza artificiale e digitalizzazione, Sostenibilità e sport, e Biodiversità.

“Il convegno di oggi è un punto di ripartenza per ridiscutere quello che è cambiato in questi anni. Oggi siamo in un momento di svolta per le politiche ambientali: stiamo attraversando una fase critica perché c’è una tendenza a rivisitare alcune politiche di sostenibilità ambientale, riducendone la portata. Investire oggi in sostenibilità ambientale è fondamentale per le imprese, per le istituzioni e anche per le università. La Scuola Sant'Anna, per esempio, dedica gran parte della propria ricerca a temi come quello della sostenibilità, della salute, della sopravvivenza del pianeta" dichiara Fabio Iraldo, ProRettore alla Valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica e all'impatto sociale.